domenica 10 aprile 2011

NAPOLEONE: L'ESILIO NELL'ISOLA DI SANT'ELENA E LA MORTE

Napoleone a Sant'Elena


Il 16 ottobre 1815 un bastimento inglese giunge a Sant'Elena col prezioso carico. Lì, con un piccolo seguito di fedelissimi, Napoleone dettò le sue memorie ed espresse il suo disprezzo per gli Inglesi, personificati nell'odiosa figura del 'carceriere' di Napoleone sir Hudson Lowe. Egli dettò al conte di Las Cases il Memoriale di Sant'Elena, una delle più grandi opere letterarie della storia e l'opera in cui appare nella sua grandezza e verità la figura di Napoleone. Nella seconda metà dell'aprile del 1821, lui stesso scrisse le sue ultime volontà e molte note a margine (per un totale di 40 pagine).
I dolori allo stomaco di cui già soffriva da tempo, acuitisi nel clima inospitale dell'isola e dal duro regime inglese, lo condussero alla morte il 5 maggio 1821: poco dopo aver appreso la notizia che Alessandro Manzoni scrisse la famosa ode Il cinque maggio, che ebbe una forte eco in tutta Europa e che fu tradotta in tedesco da Johann Wolfgang Goethe. Fu vera gloria?, Manzoni si chiese. Ai posteri l'ardua sentenza: nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui del creator suo spirito più vasta orma stampar.
Le ultime parole di Napoleone furono: "Francia, esercito, Giuseppina" (France, les Armée, Josephine): i tre più grandi amori della sua vita. Egli chiese di essere seppellito sulle sponde della Senna, ma fu invece seppellito a Sant'Elena. Nel 1840 i suoi resti furono trasportati in Francia e inumati all'Hôpital des Invalides a Parigi. Nove anni dopo la morte di Napoleone, i Borboni furono cacciati. La statua dell'imperatore venne restaurata sulla colonna di Place Vendome. Quando Gerolamo Bonaparte portò la notizia a Letizia, la vecchia madre ormai inferma, essa si rianimò e cercò con gli occhi il busto del figlio: L'imperatore è tornato a Parigi, sussurrò.

Teorie sulla causa della morte

La causa della morte di Napoleone non è certa. La versione ufficiale parla di morte dovuta ad un tumore allo stomaco, come risultò dall'autopsia. Lo stesso padre di Napoleone morì per la stessa malattia. Ci sono anche varie teorie che sostengono la tesi del lento avvelenamento con l'arsenico. Infine secondo un'altra teoria furono i medici di Napoleone a causarne la morte: a causa del tumore allo stomaco cercavano di alleviargli i dolori sottoponendolo a clisteri giornalieri e gli somministravano sostanze varie per farlo vomitare. Queste cure privarono l'organismo di Napoleone di potassio, avendo come risultato una grave forma di tachicardia che lo uccise.
Nel 1955 furono pubblicati i diari di Louis Marchand, cameriere di Napoleone. La sua descrizione negli ultimi mesi prima della morte porta alcuni alla conclusione che sia stato avvelenato con l'arsenico. L'arsenico a quel tempo era talvolta utilizzato come veleno ed era difficilmente rilevabile se somministrato per un lungo periodo di tempo.
In ogni caso si tratta di teorie.
Ma la domanda che ci poniamo è la seguente: che cosa avrà pensato Napoleone guardando l'Oceano che circondava quella piccola isola? Quanto deve aver sofferto un uomo come lui che aveva vissuto i fasti e la popolarità, che aveva avuto il comando di quasi tutta Europa?

Tratto e adattato da http://www.biografieonline.it/

12 commenti:

  1. Salve a tutti,
    vorrei fare una domanda; ma è scritto in italiano antico?????
    Perchè sembra quasi di leggere l'Ariosto.
    sfortunatamente non ho molto da dire perchè non ho ancora letto le pagine di storia su Napoleone.
    ciao ciao ^^
    Giulia Casamenti

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  2. Non è italiano antico, è italiano di oggi...
    Questa settimana cominceremo a studiare Napoleone, un pezzo di storia che sicuramente vi affascinerà. Poi vedrai, Giulia, che troverai le parole.

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  3. Anch'io non so molto di Napoleone,però ho letto alcune cose e spero di averle capite bene.
    Ad esempio,ho letto che Napoleone era basso e goffo e non conosceva l'etichetta.
    Fu un grande leader che riuscì a guidare il popolo e anche se non era un uomo fisicamente forte,grazie alla sua forza di carattere riuscì nelle sue imprese(non tutte ovviamente).
    Era un uomo sensibile forse per questo è riuscito a diventare capo di un esercito.Inoltre sapeva che per vincere aveva bisogno dell'aiuto della gente perchè un VERO LEADER SA DI NON ESSERE UN EROE SOLITARIO,anche perchè non si conclude niente senza l'aiuto delle persone che ci circondano e questo a mio avviso molte persone dovrebbero ricordarselo(ovviamente non è nulla di personale è riferito a ciò che succede nel mondo tutti i giorni).
    Ho letto che il Manzoni ha dedicato una poesia a Napoleone anche se non amava la sua politica.
    Il 5 maggio

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  4. Bravo Thomas, studieremo quella poesia subito dopo il Tasso.
    Napoleone è un personaggio controverso (che è stato molto amato e molto odiato). Indubbiamente sono da riconoscergli alcune grandi qualità, come il fascino esercitato sui suoi uomini (lui era un generale dell'esercito), la capacità di trasformare in azione qualsiasi pensiero a una velocità fulminea, la capacità strategica in guerra (comandare, pensando alle mosse per vincere). Un vero leader, come dici tu. Un leader che viene dalle file dell'esercito rivoluzionario francese.

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  5. Riporto alcune notizie che ho trovato su Napoleone e che mi hanno divertito e interessato.
    Dal suo manoscritto :
    “Riuscivo in tutto quello che intraprendevo perchè lo volevo: la mia volontà era forte, il mio carattere deciso. Non esitavo mai, e questo mi ha dato un vantaggio su tutti. La volontà dipende, del resto, dalla tempra dell' individuo; non è d' ognuno l'esser maestro a se stesso”
    Ho letto anche che era un “credulone” cioè credeva ardentemente nel fato e nelle profezie.
    Mi sono divertito moltissimo visitando un sito chiamato “L' altezza non è tutto”: vi sono le foto dei grandi personaggi della storia, tutti molto bassi, compreso Napoleone che misurava 155cm!
    Ciao a tutti

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  6. Penso che Napoleone sia un personaggi oche non aveva peli sulla lingua... insomma, non è da tutti dire che si riesce in tutto... anche se lo si pensa...
    Penso che l'esilio a Sant'Elena fosse la punizione più grande da infliggere a Napoleone, pensate: un uomo sempre abituato a essere in mezzo a persone, a dare ordini e a conversare ritrovarsi in un'isola circondata dall'oceano!

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  7. Bravissimi ragazzi, le vostre considerazioni e le vostre ricerche sono degne di nota.

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  8. Ciao a tutti,
    secondo me Napolone pensa a tutte le conquiste che ha fatto e a tutte le sue vittorie, e che ora, invece, è lì esiliato e lontano da casa.
    ciao :)

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  11. Perchè non riesco a postare !!!???!!!

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  12. Napoleone è un personaggio che mi ha affascinato molto è diventato im mio eroe storico preferito, quando ho saputo che dopo la bruciante sconfitta a Waterloo fu esiliato a Sant'Elena ci sono rimasto male. Ho letto con interesse questo post, la mia frase preferita è stata:-Le ultime parole di Napoleone furono: "Francia, esercito, Giuseppina" (France, les Armée, Josephine): i tre più grandi amori della sua vita-.
    CIAO!NON VEDO L'ORA DI ANDARE A ROMA E VOI? RISPONDETE!!!???

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