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Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Comitato di presidenza: Laura Balbo, Carlo Flamigni, Margherita Hack, Dànilo Mainardi, Piergiorgio Odifreddi, Pietro Omodeo, Floriano Papi, Valerio Pocar, Emilio Rosini, Sergio Staino
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Miracoli

I MIRACOLI NON SONO “ESCLUSIVA” DI NESSUNA RELIGIONE
CONSTATAZIONI
STIMMATE
SINDONE
BOLSENA
SAN GENNARO
LOURDES
FATIMA
RELIQUIE
PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIÙ

I MIRACOLI NON SONO “ESCLUSIVA” DI NESSUNA RELIGIONE

Vivendo in un Paese che identifica nel cattolicesimo la propria religione, gli italiani si vedono inculcata la tesi che i miracoli siano un’esclusiva prerogativa della Chiesa.

Non è così: non solo, non è MAI stato così.

Tanto per fare un esempio, citando il testo sacro dei cristiani, la Bibbia, già nel suo primo libro Aronne riesce a trasformare il proprio bastone in serpente, l’acqua in sangue e a procurare un’invasione di rane: ma lo stesso riescono a fare i sacerdoti egizî (Gn 7, 10-12; 7, 20-22; 8, 1-3).

Prima, durante e dopo il tempo di Gesù, in una società in cui le scienze non avevano raggiunto il livello di sviluppo attuale, e dove abbondavano masse facilmente abbindolabili, i miracoli erano cosa comune. Esistono decine e decine di personaggi a cui sono stati attribuiti miracoli, guarigioni incredibili e resurrezioni (compresa la propria): per citare solo i più noti, Apollonio di Tiana, Osiride, Dioniso, Adone.

La cosa era talmente normale che gli stessi evangelisti attribuiscono la capacità di compiere miracoli anche ai rivali di Gesù (Mt 12, 27; Mc 9, 38; Atti 8, 9ss).

Al giorno d’oggi il fenomeno è ovviamente in declino: ma a Dharamsala, dove si è rifugiato il Dalai Lama, centinaia di turisti affermano di essere guariti da malattie incurabili grazie agli oroscopi dei monaci buddhisti. E non più di qualche anno fa le statue del dio-elefante induista Ganesh bevevano latte.

L’indiano Sai Baba ha acquisito larga fama per le sue presunte capacità miracolistiche (chiaroveggenza, telepatia, materializzazione di oggetti, bilocazioni…), ovviamente mai sottoposte ad alcuna indagine scientifica…

CONSTATAZIONI

Alcune semplici constatazioni permettono di considerare improbabili i miracoli.

  • CONSIDERAZIONI GEOGRAFICHE: la Madonna risulta apparsa oramai migliaia e migliaia di volte. Stranamente, però, sembra disdegnare alcuni Paesi luterano-razionalisti (Scandinavia) nonchè quelli islamico-integralisti (Arabia Saudita), mentre sembra prediligere Paesi a tradizionale influenza cattolica (Italia, Francia, Spagna). Il fatto che la Madonna non appaia a chi non crede in lei è un dato di per sé altamente significativo.

    Lo stesso fenomeno si verifica anche per le altre religioni: fuori dalla propria zona d’influenza nessuno esce dall’anonimato.

  • CONSIDERAZIONI TEMPORALI: come già detto, un tempo i miracoli erano usuali. Da quando si è affermata una cultura particolarmente scettica nei confronti di certi fenomeni, e la velocità con cui una notizia si propaga è andata a ridursi progressivamente, altrettanto velocemente il numero di presunti miracoli è andato riducendosi.
  • CONSIDERAZIONI ECONOMICHE: l’ex illusionista James Randi ha promesso un milione di dollari a chi fosse riuscito a replicare un fenomeno paranormale: nessuno si è mai fatto avanti a reclamarli.
    Viceversa, sui luoghi miracolosi si avvia quasi sempre una redditizia industria legata all’evento, che diffonde benessere nella popolazione e “spinge” di conseguenza i locali a perorare la causa del proprio miracolo, al fine di aumentare il reddito.
  • CONSIDERAZIONI INTELLETTUALI: la Madonna appare quasi sempre a bambinelli analfabeti, e mai a un convegno di scienziati.

STIMMATE

Il noto fenomeno delle piaghe sanguinanti alle mani si presta anch’esso a una considerazione statistica: non se ne ha traccia fino al tredicesimo secolo, fin quando cioè la Chiesa non favorì la rappresentazione pittorica della crocifissione.

Esiste un’ulteriore riprova: Gesù non fu sicuramente appeso alla croce con i chiodi nelle mani (non avrebbero potuto reggere il peso del corpo), bensì nei polsi. Tuttavia le rappresentazioni dell’evento riproducono sempre i chiodi nelle mani, stimolando nello spettatore devoto un’identificazione che talvolta “degenera” in fenomeno psicosomatico.

Tutto ciò senza trascurare i diversi casi dimostrati in cui il presunto stimmatizzato “creava” ad arte le proprie piaghe.

SINDONE

Anche in questo caso, un dato statistico: il lenzuolo “sacro” che avrebbe avvolto Gesù fa la sua prima apparizione solo nel quattordicesimo secolo, suscitando immediatamente accuse di frode.

Nel 1988 un esame al carbonio del tessuto confermò questa datazione.

Ultimamente diversi studiosi sono riusciti a riprodurre immagini simili attraverso tecniche medioevali quali l’uso di bassorilievi.

Ciò nonostante, una scienza è nata su questo falso e un’editoria si è sviluppata attorno al tentativo di dimostrarne l’autenticità.

UNA PUBBLICAZIONE UTILE: Luigi Garlaschelli, Processo alla sindone, Avverbi 1998. Storia e fantastoria della reliquia più famosa del mondo. Un’analisi scientifica che ne dimostra l’infondatezza.

BOLSENA

Nel 1263, mentre fervevano le discussioni teologiche sulla presenza o meno di Gesù nell’ostia consacrata, un frate, in Italia per un pellegrinaggio, una mattina ne vide sanguinare una. Immediatamente il papa proclamò la festa del Corpus Domini.

Da tempo, tuttavia, la scienza ha dimostrato l’esistenza di batteri capaci di produrre sostanze di un colore simile al sangue.

La studiosa americana Johanna Cullen è ora riuscita a riprodurre il “miracolo” in laboratorio: basta far attaccare le ostie da un batterio, la serratia marcescens, e in poco tempo si colorano di rosso.

SAN GENNARO

Altro “miracolo” inspiegabile che ha a che fare con una sostanza non meglio identificata: il cosiddetto sangue di San Gennaro passa (in un tempo variabile) dallo stato solido a quello liquido, e viceversa. La Chiesa, pur non esprimendosi sull’argomento, ne officia e ne promuove il rito, e impedisce l’esame della sostanza. Va ricordato inoltre che non esiste alcuna testimonianza circa la reale esistenza del santo.

Un esame “scettico” promosso dal CICAP ha proposto una soluzione basata sull’utilizzo di materiali tissotropici, ovvero mutanti di stato grazie al movimento. L’ipotesi ha avuto vasta eco: solo l’Osservatore Romano non ha pubblicato la notizia (comprensibilmente).

La pagina dedicatagli sul sito CICAP.

LOURDES

Un altro famoso evento miracoloso: nel 1858 la Madonna sarebbe apparsa a Bernadette Soubirus, una pastorella quattordicenne, analfabeta, incapace persino di parlare in francese. La grotta in cui sarebbe avvenuta l’apparizione divenne presto oggetto di pellegrinaggio e l’acqua della fonte annessa fu considerata “miracolosa”.

I fautori di questa tesi citano molti casi di guarigione inspiegabili: ma, a parte che questi casi non sono così frequenti come asserito (a fronte dei milioni di fedeli che si recano a Lourdes), nessuna di queste situazioni era aliena da influenze psicosomatiche. Lo scrittore Anatole France, visitando il luogo, a qualcuno che gli faceva notare la gran quantità di stampelle presenti, ebbe agio a rispondere: «Vedo molte stampelle, ma nessuna gamba di legno».

In ogni caso, in 150 anni la Chiesa ha riconosciuto solo 65 miracoli, a fronte del centinaio di milioni circa di pellegrini malati giunto a Lourdes nello stesso arco temporale. Come sostiene il matematico Piergiorgio Odifreddi, «la media, inferiore a uno su un milione, è di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila… A un malato di cancro converrebbe cento volte di più stare a casa che scomodarsi a fare un pellegrinaggio a Lourdes!».

Nei fatti, la migliore confutazione delle presunte proprietà taumaturgiche dell’acqua di Lourdes viene proprio da Santa Bernadette: ebbe una vita travagliatissima e morì a soli 35 anni.

FATIMA

Recentemente tornata in auge grazie al papa Giovanni Paolo II: nel 1917 la Madonna sarebbe apparsa a tre pastorelli portoghesi rivelando loro tre segreti, che si sarebbero puntualmente verificati.

In realtà i primi due (che a ben vedere non sono profezie ma solo delle postmonizioni) furono messi nero su bianco, in parte, solo nel 1941 dall’unica superstite, ben dopo - a esempio - la rivoluzione russa, generalmente collegata al loro contenuto.

Invece il terzo segreto (rivelato solo nel 2000) che secondo il papa riguarderebbe lui stesso, non ha nemmeno alcuna verosimiglianza con l’attentato: il papa non morì, non gli furono lanciate delle frecce da soldati, non scalò alcuna montagna. In ogni caso, per due pastorelli su tre il destino non fu certo miracoloso: morirono pochi anni dopo le visioni per un’epidemia.

UNA PUBBLICAZIONE UTILE: Francesco D’Alpa. Fatima. Una lettura critica. Avverbi, Roma 2002.

RELIQUIE

Il culto cristiano dei santi è mutuato direttamente dalla religione pagana: creati per sostituire le centinaia di divinità del pantheon romano, presto le loro spoglia furono oggetto di venerazione come le tombe degli eroi pagani. Diventata religione di Stato, il culto dei santi degenerò nel traffico delle reliquie, con vere e proprie spedizioni in Terrasanta per accaparrarsi i presunti souvenir più prestigiosi.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un numero sterminato di ossa e non, ben superiore al possibile. È vero che per un santo niente dovrebbe essere impossibile, tuttavia le ventisei teste superstiti di santa Giuliana qualche dubbio agli scettici lo lasciano.

Tra le reliquie più interessanti, ricordiamo:

  • il prepuzio di Gesù, conservato a Calcata (VT);
  • l’asino della domenica delle palme, a Verona;
  • parti dei pannolini di Gesù e briciole del pasto dei cinquemila, a Gaming (Austria);
  • la cintura della Madonna, caduta mentre ascendeva al cielo, a Prato;
  • del pane piovuto dal cielo per gli ebrei nel Sinai, a Wittemberg (Germania);
  • la scala del palazzo di Pilato, a Roma;
  • il latte della Madonna, a Parigi, Montevarchi, Napoli, Roma…

PER CHI VUOL SAPERNE DI PIÙ

  • J. Bouflet, P. Boutry. Un segno nel cielo. Le apparizioni della Vergine. Marietti, Genova 1999.
  • Umberto Cordier. Guida ai luoghi miracolosi d’Italia. Piemme 1999.
    Un incredibile tour tra cadaveri incorrotti, statue che si muovono, madonne che piangono, fioriture premature, pesci mummificati, chiese volanti. Attenzione! L’autore ci crede.
  • Alete Dal Canto. Le imposture del prete. La Fiaccola, ristampa 1988.
    Un vecchio classico dell’anticlericalismo, zeppo di notizie e arguzie su miracoli e reliquie;
  • Francesco D’Alpa. «Le cosidette profezie di Fatima», in Scienza e Paranormale, numero 33/2000.
  • Sergio De Santis. Il mistero della gamba restituita.
    Una sagace recensione del libro Il miracolo dell’apologeta cattolico Vittorio Messori, su una supposta gamba ricresciuta nella Spagna del Seicento.
  • Armando De Vincentiis. Estasi. Stimmate e altri fenomeni mistici. Avverbi 1999.
    L’autore, uno psicologo, documenta scientificamente casi come quello di padre Pio, di santa Teresa d’Avila, di santa Caterina da Siena e molti altri, intervenendo anche su altri fenomeni del genere (possessioni, glossolalia, etc);
  • (EN) Joe Nickell. Examining miracle claims.
    Un’erudita analisi dei miracoli più famosi (Lourdes, Fatima…) e un’accurata confutazione;
  • Luca Rastello. «La vergine strategica: Medjugorie come fulcro del nazionalismo croato», dalla rivista Limes, numero 1/2000.
    Con un interessante dossier sulle apparizioni mariane a cura di Mauro De Bonis;
  • Maurizio Magnani. Spiegare i miracoli. Interpretazione critica di prodigi e guarigioni miracolose. Dedalo 2005.
    Un'indagine scientifica sul “fantastico” mondo dei miracoli.
  • Voltaire. Voce “Miracoli” nel Dizionario filosofico. 1764.
    Un classico del razionalismo, una serie di considerazioni tuttora valide;
  • Le apparizioni della Madonna a Fatima.
  • Il terzo segreto di Fatima.

Ultimo aggiornamento: 25 dicembre 2005