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No alla deriva

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07 dicembre 2006

Verso la dissoluzione della nazione


Abbiamo stigmatizzato ieri il rinvio a giudizio del Direttore Pollari, del giornalista Farina, di 26 funzionari della CIA. 5 del Sismi e uno dei Ros.
Oggi sui giornali abbiamo letto che crescono le consulenze che giunte e amministrazioni di sinistra concedono agli ex terroristi comunisti , segno inequivocabile che il cordone ombelicale con l’unico comunismo che possa esistere, quello trinariciuto e sovversivo, non sono e non furono mai troncati a dispetto delle parole di circostanza.
Dopo la consulenza che il comune di Roma offrì alla terrorista Silvia Baraldini che il Governo degli Stati Uniti aveva liberato in cambio del silenzio sul Cermis e con l’impegno di tenerla in prigione in Italia (quest’ultimo disatteso).
Dopo l’elezione in parlamento di D’Elia e la sua nomina nella segreteria della camera dei deputati.
Dopo l’ingresso di Del Bello addirittura al ministero degli Interni.
Dopo l’intitolazione di una sala del senato al lanciatore genovese di estintori contro i Carabinieri.
Ecco che la sinistra scende un altro gradino affidando una consulenza presso il ministero della solidarietà sociale a Susanna Ronconi, altra reduce in libertà degli anni di piombo … sparato addosso a chi solo osava contraddire l’estremismo comunista.
Avranno già un posto riservato alla Lioce ed ai suoi complici appena condannati in appello per l'omicidio del Prof. Biagi ?
Ma oggi sui giornali leggiamo anche che il comune di Padova tenta di bypassare la legge nazionale istituendo un fantomatico registro delle unioni di fatto, in cui parifica il rapporto naturale tra un uomo e una donna, con quello tra due persone dello stesso sesso.
Provvedimento che va nella stessa linea del contestatissimo, persino dalla sua parte politica, provvedimento del ministro Turco che raddoppia le dosi di droga considerata ad uso personale e, quindi, depenalizzata rendendone più facile il consumo (e remunerativo lo spaccio) .
Per chiudere il cerchio abbiamo altri tre progetti legislativi, sempre della sinistra, con uno dei quali si vorrebbe autorizzare la poligamia per i musulmani, con un secondo autorizzare gli imam alla celebrazione dei matrimoni e con l’ultimo ridurre a cinque gli anni necessari per ottenere la cittadinanza italiana.
Insomma un attacco su tre fronti alla Nazione, alle sue Tradizioni, alla sua compattezza sociale, politica e morale.
1) Legittimazione a posteriori dei brigatisti rossi e, in genere, di terroristi e delinquenti con il fazzoletto rosso;
2) Scardinare i Valori che dando consistenza morale alla vita quotidiana, consenteno di introdurre anticorpi a lassismo, devianze e depravazioni;
3) Innestare nel corpo sociale della nazione dosi massicce e letali di elementi non integrabili che innescherebbero un processo di tensioni tali da portare alla dissoluzione uno stato già corroso dai punti 1) e 2)
.
Immagino già il culetto dritto che quanto ho scritto provocherà a certuni, ma credo che chiunque riflettesse sulla “singolare” coincidenza di questi tre elementi giungerebbe alla mia medesima conclusione.
C’è un disegno perverso che punta a dissolvere la nazione, portando l’attacco, non solo al “cuore dello stato” (ricordate queste parole ?), ma anche al cuore della società e fin nel nucleo fondante di ogni comunità: la famiglia.
Riconoscerlo, prenderne atto, denunciarlo, far riflettere altri su questo è già un primo passo per combatterlo e per sventare questa manovra che si basa anche su ascari inconsapevoli o sin troppo ingenui.

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37 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Blacknight,
ti faccio i miei complimenti, in poche righe sei riuscito a condensare sapientemente le orripilanti azioni di questo governo alieno. Ho scritto dei post simili (non alla tua altezza, infatti ti ho linkato).
Cosa vogliamo fare? Quì si sta consegnando il nostro Paese in mano a terroristi e musulmani davanti ai nostri occhi. Non voglio esagerare, ma quì tra poco bisogna scendere in piazza a menare le mani, perchè loro lo fanno ogni qual volta qualcuno muove una critica nel loro confronti, dall'interno e dall'esterno. Loro sono organizzati a tutti i livelli. Loro, i cosiddetti pacifisti, sono organizzati militarmente, queste sono cose che non bisogna sottovalutare. In una democrazia nel 2006 ci sono squadristi che girano a menare chi non la pensa come loro.

Anonimo ha detto...

Bel post. Ovviamente non condivido la parte sulla droga, ma per il resto hai pienamente ragione. Io sono sempre più sicuro che se non cadono in fretta non arrestiamo il countdown per la guerra civile. Comunque se passa la legge sulla poligamia per i musulmani, io vado a chiederla da laico. Così si avverano tutte le mie perversioni da adolescente:)

Anonimo ha detto...

OT: Il mio ultimo post potrebbe riappacificare gli animi con molti castellani. ops, forse no! :P

Questo tuo post lo condivido totalmente ( a parte delle piccole sfumature).

Ciao,
Franc.

Anonimo ha detto...

Tutto questo e' solo frutto di un'impronta sempre maggiore della sinistra radicale sul governo. Non capisco, a questo punto se la parte riformista che nei numeri sembrerebbe deficitaria, si stia lavando le mani, o sia totalmente incapace di opporsi, ma piuttosto che far tornare Berlusconi, da loro considerato il male supremo, preferiscano la dissoluzione della nostra societa'.

Otimaster ha detto...

Sai quanto ho scritto sugli anni di piombo, conosco bene le parole "attacco al cuore dello stato" e comincio a temere che i vecchi rivoluzionari stiano per portare a termine il progetto dopo averci fatto credere di aver rinunciato.

Anonimo ha detto...

Forse sono un inguaribile ottimista ma magari ce cascano!
Ce li togliamo dalle palle per mezzo secolo!

Anonimo ha detto...

Premesso che sono d'accordo sugli ex brigatisti, ho due domande, solo per capire cosa vuoi dire: (1) in che modo, esattamente, consentire matrimoni tra persone dello stesso sesso indebolisce la mia famiglia (del tutto tradizionale: marito, moglie e figlia)? (2) in che modo punire uomini che usavano i servizi segreti come fossero "cosa loro", assumevano giornalisti allo scopo di diffondere notizie false indebolisce la nostra democrazia?

antonio

Anonimo ha detto...

Droga, poligamia, cittadinanza lampo, finanziaria, brigatisti nel palazzo. Motivi più che sufficenti per deleggittimare questo governo assurdo. Sempre che i riconteggi e il caso Mitrokhin non diano novita scottanti...

Ciao Mons

marshall ha detto...

Con profondo dolore devo ammettere quello che affermi nel titolo. Entro qualche decennio questa nazione, così come l'avevano immaginata i padri del Risorgimento, non esisterà più.
Allora, e solo allora cominceranno i piagnistei di massa contro chi ci avrà portato alla dissoluzione.
Ora, ancora troppa gente viene distratta dai tanti programmi spazzatura, per potersi accorgere della realtà che si sta profilando all'orizzonte del loro destino.
Ci vorrebbe una massa di gente molto più numerosa per dare la vera spallata a questo governo che ci stà portando verso quel baratro.
Quando se ne accorgeranno, forse, sarà troppo tardi.

Anonimo ha detto...

Newsflash: nei confronti dei musulmani, e nella guerra al terrore, finora SI E' SEGUITA LA LINEA DURA di cui voi parlate tutto il tempo!!! Guidati dagli USA, abbiamo usato il pugno di ferro e tolleranza zero. Risultati??? ZERO! Le conclusioni di ieri dell;Iraq Study Group lo dimostrano. Pensate un po': la situazione in Iraq e' talmente nella merda che l'iraq study group consiglia di COINVOLGERE SIRIA E IRAN per risolverla!!! SIRIA E IRAN!!! L'asse del male e' necessario per tirarci fuori dalla cacca in Irak.

Cosa proponete di diverso, esattamente???

Pietro Vi.

Anonimo ha detto...

Quando commentai un precedente post dicendo che stavo riflettendo sul mantenere il mio blog e che quel che pensavo lo trovavo scritto anche altrove pensavo a post come questo in cui condensi con grande chiarezza il pensiero (gli incubi ?) che abbiamo in tanti.

Massimo ha detto...

Naturalmente mi fa piacere la condivisione del quadro da parte degli amici di sempre.
Francesco: ti ho commentato :-)
Ringrazio Antonio e Pietro Vi che hanno commentato con grande urbanità.

Che dire ? Dovrei fare e farò un altro post, per ora mi limito ad invitare a guardare al quadro che ho tratteggiato, con il triplice attacco alla nostra nazione, alla sua solidità.
Perchè la legalizzazione delle unioni omosessuali ci indebolisce ? Perchè è la famiglia che è il nucleo fondante di una nazione. E la famiglia non può che essere quella naturale composta da un uomo e da una donna. L'altra forma è una concessine alle perversioni sessuali, quindi un indebolimento della volontà e della sanità morale di un popolo (ricordate su Annibale gli "ozi di Capua "?:-)
Pollari e i nostri Agenti non usavano i Servizi Segreti come "cosa loro", ma hanno usato quei metodi che, pur se ripugnano ad una mentalità contemporanea, sono gli unici che possono essere compresi da un nemico barbaro che rispetta solo la supremazia certificata dall'uso appropriato della forza. E i risultati (assenza di attentati in Italia) si sono visti.
In Iraq lo sbaglio è stato sin dall'inizio da parte dei pacifinti. Da parte di Francia e Germania che hanno rotto il fronte occidentale dando unapercezione di divisione grazie alla quale i terroristi potevano pensare di farcela. E condizionando la Coalizione della Libertà ad usare in modo parco la forza di cui disponeva, cercando di evitare distruzioni e limitare i morti.
Ricordate come furono rase al suolo Italia, Germania e Giappone ? E nessuno può negare che, dopo aver steso ogni possibile resistenza, la ricostruzione sia stata tale che tutte e tre le nazioni ora sono saldamente in campo democratico, persino un Giappone che è stato catapultato direttamente dal medio evo all'epoca contemporanea ... Il medico miseridcordioso uccide il malato ;-)

Anonimo ha detto...

Restiamo sull'Irak, che la confusione che fai gia' e' tanta che non serve mischiare tutti sti temi(scusa l'onesta' monsoreau). Ma la tua soluzione sarebbe stata radere al suolo le citta' irakene come in germania e in Giappone? E per quale motivo? Siamo andati in Iraq per LIBERARE gli iraqueni e punire Saddam. I terroristi islamici NON STAVANO IN IRAQ. Si accusava Saddam di essere alleato con Al Qaeda. LA CIA ha smentito, e questo e' ormai un dato acquisito. Mi risulta davvero difficile capire come distruggere il paese avrebbe aiutato la lotta al terrorismo.

antonio

Anonimo ha detto...

Sulle coppie di fatto, io lo ritengo un fatto di civilta'. Ciascuno deve essere libero di esprimere la propria sessualita' e il proprio amore come crede. E' un fatto di liberta' e di civilta' che ci rende diversi, per esempio, dagli Islamici. Ci rende Occidentali. Ben venga la nuova legge, da occidentali, dovremmo andarne fieri.

antonio

Massimo ha detto...

L'Iraq di Saddam era un vulnus per la sicurezza della regione, una scheggia impazzita che andava rimossa, coem è stato. La mancata solidarietà di una parte dell'Occidente ha indebolito l'azione intrapresa con mille limiti e preoccupazioni di limitare i danni. Sì, avremmo dovuto raderlo al suolo e ricostruirlo ex novo, dando anche una solenne lezioni agli stati vicini.

Guarda che io non parlo di coppie di fatto, infatti non parlo di matrimonio, ma di unione di uomo e donna. Io mi riferisco all'unione malata tra persone dello stesso sesso. Credo che la superiorità dell'Occidente sull'islam sia in tutti gli altri campi, ma non è affatto un indice di superiorità dare dignità di legge alle devianze sessuali.

Nessuna confusione Antonio: è il quadro che abbiamo davanti, con l'attacco su tre fronti: gli ex brigatisti che entrano nel cuore dello stato, la depravazione morale che indebolisce la capacità di resistenza di una civiltà, l'ingresso di elementi estranei alla Tradizione ed alal cultura di una nazione.

Anonimo ha detto...

x Antonio
Sulle coppie di fatto.
Se le responsabilità delle proprie scelte ricadono esclusivamente su se stessi, come in uno stato da me auspicato (si quello ai limiti dell'anarchia, quello privo di ogni istanza "sociale" ), allora il discorso egualitaristico di sinistra ha un senso. Nel momento in cui invece i diritti dei cittadini li fa lo Stato, e decide o meno di donare privilegi ad alcuni e ad altri no. E questi privilegi sono finanziati dalle finanze pubbliche, il discorso cambia. Perchè se è la maggioranza a fare il diritto, come afferma la democrazia, allora è "giusto" ciò che vuole la maggioranza. Ma non "giusto" nel senso che c'è una legge che lo impone. "Giusto" nel senso di "giusto" in assoluto. Perchè il parametro di riferimento unico è il diritto sancito dallo Stato. Detto questo, in uno Stato prevalentemente cattolico e (fortunatamente) eterosessuale, non è giusto FINANZIARE coi soldi dei cattolici e eterosessuali, perchè il loro modo di vedere, la loro morale insegna loro che le "coppie di fatto" e ancor più le "coppie omosessuali" sono contrarie alla morale e dunque "ingiuste" per la maggioranza. Siccome il diritto "dovrebbe" farlo la maggioranza, questa cosa non si deve fare. L'unico motivo per cui se ne parla, e forse si farà, è che in parlamento hanno un peso eccessivo gli estremisti. Poi ripeto, se togliessimo tutti gli incentivi statali alle famiglie, i bonus, le detrazioni, la reversibilità, allora convivere e sposarsi diverrebbe soltanto una questione di idee personali. E dunque lecite. Fin quando le tasse di persone che non approvano determinati comportamenti potranno e saranno usate per finanziare comportamenti a loro sgraditi, non ha senso fare discorsi di uguaglianza. Perchè la democrazia non è uguaglianza, ma dittatura della maggioranza, nonché lo stesso stato di diritto, per come è concepito, dovrebbe essere dettato arbitrariamente dalla maggioranza. Avrebbe lo stesso valore morale una legge per la quale sono le coppie gay che dovrebbero pagare la reversibilità alle coppie etero. Come spiegavo in un post, dipende da dove si crede che arrivi il diritto. Dallo stato o dall'essere Uomo.

Anonimo ha detto...

Libertyfighter tu hai tutto il diritto alle tue idee, e io da liberale le rispetto. Solo che confliggono fortemente col mio essere liberale, tutto qua. Qualcuno ha detto che la qualita' di una democrazia si giudica da come vengono rispettati i diritti delle minoranze. Dittatura della maggioranza non e' democrazia. Imporre la morale della maggioranza non e' democrazia. Imporre la religione della maggioranza non e' ne' democratico ne' liberale. Imporre i gusti sessuali della maggioranza non e' ne' democratico ne' liberale. Parte delle tasse che io pago vanno a sostegno della chiesa cattolica e delle scuole cattoliche, in varie forme piu' o meno limpide. E io sono ebreo. Da ebreo, non condivido lo stile e il contenuto di cio' che viene insegnato nelle scuole cattoliche. Dovrei battermi perche' vengano chiuse? Lo farei, se non fossi liberale. Ma sono un liberale, e accetto la diversita', la rispetto e la promuovo. Non e' obbligo essere liberali, lo so, nessuno ti puo' obbligare a esserlo. Ma sappi che i liberali, i difensori dei diritti di liberta' e dei diritti civili sono tanti, e sono pronti a lottare per la loro liberta' e per la liberta' altrui.

antonio

Massimo ha detto...

Le religioni hanno accordi con lo stato e i loro praticanti contribuiscono volontariamente in proporzione al numero. Le scuole private ricevono dallo stato una minima parte di quel che lo stato risparmia non dovendo provvedere alla istruzione di uno studente la cui famiglia sceglie di farlo studiare in un istituto privato.
Credo che ci si reimpia la bocca con la parola "liberale" e si perda di vista l'urgenza di avere uno stato forte politicamente e socialmente il che non vuol dire invasivo nella vita privata dei singoli cittadini, che dia ordine e impedisca devianze e depravazioni che indeboliscono solo la volontà e la capacità di resistenza contro un nemico esterno.
La maggioranza ha tutto il diritto di difendere la nazione dal suo dissolvimento.
Ogni altro ragionamento porterebbe alal giustificazione di qualsiasi aberrazione.

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere se chi contesta l'analisi di Mons pensa che, quando si arriverà allo scontro campale con l'islam, possa far conto sui manifestanti dei vari gay pride per difendere la sua libertà.
Se lo pensa, allora siamo messi peggio di ogni peggiore incubo.

Anonimo ha detto...

il nemico esterno sta somigliando sempre piu' a quello interno di chi, come voi, vuole imporre la propria morale e la propria religione a tutti rendendole leggi dello Stato. No, grazie. Chiamare l'omosessualita' una "depravazione" contiene un giudizio morale che va bene solo nel piano privato: liberi loro di essere homosex, libero tu di criticarli, ma NON di dichiararli amorali o fuorilegge, quello lo lasciamo fare alle teocrazie islamiche. Per quanto mi riguarda, preferisco rimanere occidentale e difendere le liberta'.

antonio

Anonimo ha detto...

Vedo che non hai capito l'antifona.
Il rispetto per le minoranze è una cosa. Legittima e sacrosanta dal punto di vista liberale. Decidere che vadano finanziate coi soldi pubblici è un'altra. Se il finanziamento al pubblico fosse volontario questi problemi non ci sarebbero. Tu da ebreo avresti il diritto di finanziare le chiese che ritieni opportune e io quelle che ritengo opportune io. Questo è liberalismo. Invece l'estorsione forzata del reddito da parte dello stato inficia tutto ciò. Visto che stai usando anche soldi miei, è mio diritto dirti dove li devi usare. E non ci sono principi che tengano. Perchè tu per prelevarli a me li hai infranti tutti. Questo è il quibus. Dopo non ha senso individuare una morale "più" giusta di altre. Dopo tutto è relativo e condotto demagogicamente. Se un giorno i pedofili saranno abbastanza numerosi da costituire un "gruppo di potere", diventerà "giusto e moralmente accettato" scoparsi bimbi di 5 anni, e troveremo anche qualche finanziamento pubblico, prelevato magari da chi non condivide, per "tutelare" i diritti dei pedofili ed evitare la discriminazione. Il liberalismo è anche, e mi dispiace che tu non lo abbia capito, discriminazione all'interno della mia proprietà.

Anonimo ha detto...

libertyfighter mi sa che chi non ha capito cosa significhi essere liberale sei tu. Mi spieghi per quali liberta' stai combattendo, o liberty fighter?
Ti invito a citare la fonte della tua interpretazione di cosa significhi essere liberale. A chi ti richiami? A quale filosofo/pensatore liberale si rifanno le tue posizioni? In altre parole: in base a cosa ti definisci liberale???

Il tuo ragionamento ha delle implicazioni aberranti. Tu dici: "Visto che stai usando anche soldi miei, è mio diritto dirti dove li devi usare". Stai dicendo che i gay, per esempio, non dovrebbero ricevere sussidi di disoccupazione? No, perche' questo discende direttamente dai tuoi "principi". Se cosi' non e', ti invito a spiegarti meglio perche' il tuo pensiero e' - quanto meno - confuso.

antonio

Massimo ha detto...

Anche qui si conferma che non si capisce quello che scrivono gli altri.
Nessuno dichiara "fuorilegge" gli omosessuali (amorali sì, perchè è un mio diritto giudicare con il metro del mio concetto di civiltà, normalità e moralità).
Puramente e semplicemente si dice che non possiamo farci imporre da una minoranza una legislazione di privilegio che equipari un capriccio sessuale ad una istituzione che è il fondamento della nostra base civile e sociale.

Massimo ha detto...

Mi permetto poi di anticipare Liberty in una delle risposte di sua pertinenza, dando la mia di risposte.
"i gay, per esempio, non dovrebbero ricevere sussidi di disoccupazione?"
NO. Il sussidio di disoccupazione avrebbero diritto a percepirlo in quanto cittadini italiani, ma non in quanto omosessuali.

Anonimo ha detto...

Giusto. E lo stesso vale per il riconoscimento dei diritti di coppia, in quanto CITTADINI ITALIANI, indipendentemente dall'orientamento sessuale.
Mi fa piacere che monsoreau abbia capito e mi dia ragione.

antonio

Massimo ha detto...

I diritti di coppia sono già tutelati dalla legislazione sul matrimonio.
Ognuno è libero di sposarsi o di convivere.
Ambedue le scelte portano obblighi, vantaggi e svantaggi.
Non sono necessarie altre leggi oltre a quelle già esistenti che valgono per tutti i cittadini italiani.

Anonimo ha detto...

"Non sono necessarie altre leggi oltre a quelle già esistenti che valgono per tutti i cittadini italiani."

L'attuale maggioranza la pensa diversamente...secondo la logica di libertyfighter avrebbe TUTTO IL DIRITTO di cambiare la legge! La maggioranza decide cio' che e' o non e' morale, giusto libertyfighter" :D

antonio

Massimo ha detto...

Mi sembra che sul tema non ci sia alcuna maggioranza:
1) perchè i risultati delle elezioni sono sub iudice soprattutto adesso che si comincia a ricontare;
2) perchè il rinvio imposto dai cattolici dall'emendamento sulla finanziaria ad un lunghissimo ddl entro il 31 gennaio mi sa che significhi l'insabbiamento delal proposta.

Il matrimonio è già regolato con una legge completa di accessori e valida per tutti i cittadini.

Anonimo ha detto...

Chi vivra' vedra'!

La mia modestissima opinione e' che non si dovrebbe negare a nessuno il diritto a essere liberi e felici.

:D

antonio

Massimo ha detto...

Sono d'accordo. Quindi curiamoli gli omosessuali, invece di assecondarli nelle loro perversioni, così potranno vivere, felici e liberi, una vita normale ! :-D

Anonimo ha detto...

Giusto! Cominciamo dai preti cattolici, tra le cui fila i gay abbondano :D

antonio

Massimo ha detto...

Cominciamo da dove si vuole, anche in ordine alfabetico, basta che si cominci a riporre nel cassetto la volontà di assecondare gli omosessuali nei loro capricci sessuali e si ritorni a studiare il fenomeno come malattia, per trovare una cura.

Anonimo ha detto...

Sono più o meno daccordo con Mons sul suo ragionamento.
Per dirti a chi mi rifaccio nel mio pensiero.
Economico :MISES, ROTHBARD, un pò FRIEDMAN. In generale tutta la scuola Austiaca/ Bostoniana di economia. Il pensiero antistatale mi deriva un pò da Locke, gran parte da Hoppe, e perfino dalla dichiarazione di indipendenza americana. (Non la costituzione). Ma non è che sia un tema originale. Lo condividono tutti coloro che si fanno chiamare "libertari". Di cui il più preparato secodo me è LibertyFirst (www.2909\splinder.com)
Per quanto riguarda il post. No. Non sto dicendo che i gay siccome gay non devono ricevere il sussidio di disoccupazione. Sto dicendo che puoi vederla in due modi:
1) Come la vedo io. Ossia Nessuno ha DIRITTO a un "incentivo alla disoccupazione" come lo chiamo io, pagato con i soldi di altri. Che sia biano nero arlecchino, gay etero, fetish o animal. Perchè, secondo me lede la mia libertà di non finanziare il sussidio. Se fosse a finanziamento volontario, allora sarebbe diverso.
2) Se viceversa si crede che lo Stato (in quanto fondatore di diritto), abbia legittimamente il potere di imporre di finanziare questo o quello coi soldi degli altri, allora decade qualsiasi valutazione, perchè il diritto va a coincidere con la morale per definizione. Quindi, in uno stato sociale, la frase "i gay non dovrebbero avere il sussidio di disoccupazione, mentre gli etero si!", per quanto la trovi aberrante, ha tutto il diritto di essere imposta. Semplicemente perchè sarebbe la volontà della maggioranza. Ad esempio, Donna Rachele, per volontà del popolo, non ha mai ricevuto la pensione del marito (Benito per intenderci). Non è giusto? E' giusto? Se il diritto è quello che decide lo stato, allora non c'è spazio per una definizione di giustizia che trascenda questo diritto. Capisci quello che intendo? Io non vedo il problema limitato ai gay o ai drogati, ai disoccupati,oppure a qualsivoglia minoranza etnica, religiosa, etc. Il problema è che si prelevano soldi con la forza alla gente, per finanziare quello che arbitrariamente si ritiene opportuno. E' questo il punto debole di tutta l'architettura democratica. Ed è questo che poi provoca liti sociali e scontro tra classi. Ancora, io credo che un datore di lavoro xenofobo, abbia tutto il diritto (per quanto si possa giudicare "stronzo"), di non assumere stranieri nella SUA fabbrica. Oppure, se fosse omosessuale, avrebbe ugualmente il diritto di assumere solo gay. E' quando facciamo una legge "non discriminatoria" che gli impone di assumere determinate classi sociali piuttosto che altre, che creiamo danno. Questo per due motivi:
1) Stiamo invadendo il campo della sua proprietà privata. Dunque danneggiamo i suoi diritti primordiali.
2) Essendo possibile discriminare 6G di persone in altrettante classi differenti, per qualche motivo, stiamo corroborando l'idea che alcune siano riconosciute ed altre no. L'individuo poligamico, a questo punto potrebbe rivendicare il riconoscimento della sua classe sociale (quella dei poligamici), così come l'individuo mancino o l'individuo con le lentiggini oppure quanti ne vuoi. Quindi la politica si riduce nella scelta arbitraria dello scegliere a quali classi sociali riconoscere l'esistenza e la tutela giuridica. E queste sono decisioni sempre arbitrarie.
Ripeto. Se tutti i finanziamenti pubblici fossero a base volontaria, il problema non si porrebbe.

Anonimo ha detto...

libertyfighter mi stai dicendo che i libertari si oppongono ai pacs?

antonio

Anonimo ha detto...

Ti sto dicendo che i PACS sono un ulteriore aggravio della spesa pubblica. I libertari ci si oppongono in questo senso, come ogni aggravio di spesa pubblica. Il fatto che poi una simile decisione trovi l'opposizione di altre grandi categorie sociali, questo è dovuto al fatto che, appunto, sono finanziati con la forza. E questo finanziamento non può far altro che creare scontenti. Per un libertario, se lo stato dicesse: chi vuole può finanziare i PACS, tra coppie etero, e chi vuole può finanziare i PACS tra coppie omosessuali,andrebbe tutto bene. Ma lo stato dice TUTTI x FORZA finanziano i PACS tra chi dico io. E questo un libertario lo contesta sempre e comunque. Sempre questione di esternalità. Il sociale esternalizza le conseguenze di una decisione sull'intera popolazione. Questo contesta il libertario. Ma alla stessa maniera, il libertario contesta anche i regolamenti sul matrimonio etc. Perchè anche questi sono finanziati con la forza. Il libertario contesta ogni decisione imposta dall'alto con l'uso della forza, che espropria risorse da un individuo che le ha prodotte. Contestando lo stato sociale in quanto tale, il libertario si trova a contestare ogni suo utilizzo, perchè non è convinto che "il fine giustifica i mezzi". A differenza dello stato Sociale. Ed il libertario rimane convinto che, nel momento in cui il principio "il fine giustifica i mezzi", diviene accettato (tramite lo stato sociale), non si abbiano più le armi per definire una cosa giusta o sbagliata, in quanto la morale viene definita e legittimata dalla legislazione. Dunque, se si accetta lo stato sociale, si deve accettare che i PACS sono giusti se ritiene così la maggioranza delle persone, e i PACS sono aberranti se la maggioranza delle persone ritiene così. Come alla stessa maniera si deve accettare che :
Sparare sui neri è giusto se lo ritiene la maggioranza delle persone (o la maggioranza degli individui da questa delegati), o
Sparare sui neri è aberrante se così pensa la maggioranza.
E nessuna di queste ipotesi è giusta o sbagliata a prescindere. Perchè il diritto sovranazionale, il diritto umano, non esiste in quanto si è stabilito che il diritto è ciò che crea lo stato. Tutto diventa relativo, una volta accettato lo stato sociale. E' lo stato a ergersi al di sopra dell'umana comprensione, a mò di Dio, e la sua legislazione non può essere altro che giusta. Per definizione. Ad esempio, per lo sparare ai neri, l'importante è trovare un "fine" adeguato. Se la maggioranza della popolazione italiana, ritenesse che la sua condizione di vita sarebbe migliore se si uccidessero i neri, in uno stato sociale, il tiro al piattello nero, sarebbe uno sport etico.
Quello che cerco di spiegare con vari post sul mio blog, è proprio l'incompatibilità tra "diritti umani" e "stato sociale". La logica vuole che una proposizione non può essere vera e falsa allo stesso tempo. Dunque, se nello stato sociale si afferma che "il diritto pubblico è superiore al diritto privato", e lo si afferma sempre, automaticamente è negato il contrario. E se questo succede, lo Stato può in ogni momento decidere cosa fare dei suoi cittadini. Perchè il suo diritto è superiore al diritto privato. Se ti interessa veramente questo argomento, ti invito a venire sul mio blog, in modo da non occupare troppo lo spazio di Mons. :) Come più volte è capitato, io condivido molti, se non tutti gli ideali di Mons. Ma non me la sento di farli applicare forzatamente agli altri. Solo che mentre una dialettica tra liberalismo e socialismo, verte su quale delle due impostazioni filosofiche è giusta, la dialettica italiana verte su quali ideali imporre forzatamente alle persone: quelli dell'attuale destra o quelli dell'attuale sinistra. E' tutto un abile inganno politico.

Massimo ha detto...

Il post non parla solo dell'omosessualità che rappresenta una delle dirittrici per scardinare la nostra Civiltà e dissolvere la Nazione.
E il commento di Liberty mi sembra voli un po' più alto rispetto al quesito - insignificante anche per la rappresentanza che hanno - se i libertatri siano o meno favorevoli ai pacs, cosa della quale non frega niente a nessuno.

Anonimo ha detto...

Difatti dicevo che se gli interessava poteva venire da me a discuterne. Spiegavo comunque la posizione libertaria. Se avesse chiesto la mia personale opinione, gli avrei risposto che non sono favorevole perchè la considero una aberrazione. (almeno quella tra individui dello stesso sesso).