La fermentazione può quindi essere descritta come un processo in cui inizialmente un substrato organico viene ossidato da coenzimi ossidanti (NAD+) che da esso sottraggono atomi di idrogeno; il potere riducente, momentaneamente sotto forma di NADH, viene ritrasferito a un altro substrato organico che acquistando idrogeno, si riduce. Nella fermentazione il bilancio redox è zero, cioè complessivamente le sostanze organiche prodotte non sono né più ossidate né più ridotte delle sostanze organiche iniziali e il NAD+ non aumenta né diminuisce. Per fare un esempio, nella fermentazione alcolica a partire da glucosio, dalla molecola C6H12O6 togliamo prima 4 idrogeni (4H· cioè 4 protoni e 4 elettroni) ottenendo 2CO2 + 2CH3CHO (due molecole di anidride carbonica + due molecole di acetaldeide). Quindi l'anidride carbonica che fa lievitare la pizza o borbottare il mosto è uno dei prodotti della iniziale ossidazione. I 4 atomi di idrogeno tolti si trovano momentaneamente in due molecole di NADH e in 2 H+ prodotti (ogni NADH ha DUE elettroni in più del NAD+, ma UN solo protone in più. Un protone + 2 elettroni = un H:¯, per cui la reazione NAD+ + 2H· = NADH + H+ si potrebbe anche scrivere: NAD+ + H:¯ = NADH). Nella seconda fase le due molecole di aldeide acetica sono ridotte dalle due molecole di NADH diventando così due molecole di etanolo, CH3CH2OH. In due molecole di anidride carbonica e due molecole di etanolo ci sono complessivamente i sei carboni, i 12 idrogeni e i sei ossigeni inizialmente presenti nel glucosio.