nel XVII secolo in Italia gli untori freddavano un infinito numero di persone senza distinzione di genere di età o di stato, così avidi e crudeli da arrivare fino a tradire la propria patria per denaro. Fu posto un premio a chi dirà come si è svolto e chi a compiuto il delitto riceverà un encomio 200 scudi. Il 23 Giugno fu dichiarata l’aggiunta di altri 200 scudi offerti dalla camera e 500 scudi offerti dalla città e in più la liberazione di due detenuti per chi parlerà del delitto. Infine il 13 Luglio fu dichiarato che chi rivelava il delitto gli avrebbero dato 1000 scudi e la liberazione di tre detenuti. La chiesa proibì la fabbricazione e l’utilizzo di questi veleni in modo che arrivati al patibolo, le persone, potessero soffrire per la frantumazione delle ossa. Per ordine delle S.E. tutte le abitazioni di questi traditori furono distrutte e ai traditori furono inferte terribili pene. Inoltre fu proibito il passaggio nella confinante Engadina. Il 2 Agosto furono uccisi: Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza dacché la giustizia li costrinse a alterare la verità, i loro figli e le loro mogli furono trucidati e arsi. Furono trucidati ulteriori Frati Cappuccini e dei confratelli di San Giovanni e infine vennero condannate anche le streghe. Moltissimi si dileguarono dai penitenziari ma furono rinvenuti morti poco dopo.