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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: IL GRIDO DI EDUARD MUNCH, L'opera è un simbolo dell'angoscia e dello smarrimento che segnarono tutta la vita del pittore norvegese che cercò molto a lungo un'ispirazione adatta ad eseguire quest'opera. La scena rappresenta un'esperienza vera della vita dell'artista: mentre si trovava a passeggiare con degli amici su un ponte della città di Nordstrand (oggi quartiere di Oslo), il suo animo venne pervaso dal terrore. Si distinguono chiaramente sullo sfondo due persone, ferme in attesa lungo il ponte, forse estranee al terrore che angosciava il loro compagno. Mentre la bocca spalancata sembra emettere dei suoni che sconvolgono il paesaggio, ma non la strada, unica consigliera e amica dell'uomo, testimone talvolta del distacco, il volto deformato sembra un teschio; e anche il corpo sembra essere privo di colonna vertebrale. La funzione comunicativa prevalente individuata nel dipinto attraverso la lettura dell'opera è espressiva. L'uso del colore e gli accostamenti cromatici associati a lunghe pennellate tese a deformare i soggetti rappresentati suggeriscono uno stato emotivo di angoscia. L'associazione delle linee ondulate con le linee diagonali crea un senso di dinamicità che provoca tensione nell'osservatore. L'uso della luce contribuisce a far scaturire nell'osservatore un senso di inquietudine e dramma della natura poiché conferisce il senso dell'immediatezza dell'evento rappresentato. L’artista ci offre il ricordo, lo scatto di quel momento per lui inspiegabilmente terrificante attraverso i suoi occhi. Filtra il reale attraverso il suo stato d’animo, la sua intima sofferenza, il pesante tanfo della paura. I colori del tramonto perforano la sua sensibilità con violenza, animandosi di cruenta intensità. Ed ecco che allora, nell’impeto dell’angoscia, l’uomo che urla solitario sul ponte perde ogni forma umana, diventa preda del suo stesso sentimento, serpentiforme, quasi senza scheletro, privo di capelli, deforme. Si perde insieme alla sua voce straziata ed alla sua forma umana tra le lingue di fuoco del cielo morente, così come morente appare il suo corpo, le sue labbra nere putrescenti, le sue narici dilatate e gli occhi sbarrati. Munch parla con il suo linguaggio unico e drammatico dell’impotenza dell’uomo di fronte alla supremazia della natura. ???? COMMENTO DELL'URLO DI EDUARD MUNCH